Un omicidio, quello del piccolo Cocò, che rappresenta una pagina indegna e vergognosa anche nellambito della pur feroce e spregiudicata criminalità calabrese. Il piccolo Nicola Campolongo (3 anni), venne trucidato insieme al nonno Antonio Iannicelli e alla sua compagna la marocchina Touss Ibtissam ed i loro corpi dati alle fiamme. Ora finalmente, per questorribile vicenda, consumatasi nel gennaio 2014 a Cassano allIonio, gli uomini del Ros e quelli del Comando provinciale di Cosenza, hanno arrestato due persone. Ovviamente lefferato, triplice omicidio, è stato consumato allinterno delle spietate dinamiche mafiose che caratterizzano la zona. Lignaro ed innocente Cocò veniva praticamente usato come scudo dal nonno. Affidato a lui perché entrambi i genitori erano in carcere per reati legati alla droga, luomo girava sempre con il bimbo al seguito, forse convinto che la sua presenza avrebbe fatto desistere i rivali da eventuali ritorsioni violente. I carabinieri sono convinti che il bambino potesse conoscere gli spietati killer e di qui la decisione di eliminare uneventuale testimone. Il fatto scosse il Paese intero, e Papa Francesco dedicò a Cocò un pensiero e una preghiera nel corso di un Angelus domenicale.
Max